In molte città italiane la raccolta rifiuti urbani è ancora un processo gestito in modo tradizionale. Ogni giorno i camion percorrono le stesse strade, fermandosi davanti agli stessi cassonetti, indipendentemente dal loro livello di riempimento. A volte i contenitori sono pieni e traboccano, con abbandoni di rifiuti ai lati. Altre volte invece sono semivuoti, ma vengono comunque svuotati.
A prima vista, questo sistema potrebbe sembrare funzionare: i rifiuti vengono comunque raccolti. Ma dietro questo approccio vecchio stile si nasconde una grande inefficienza economica, logistica e ambientale, che pesa enormemente sui bilanci comunali e aziendali, oltre che dare una cattiva immagine e reputazione della propria città. Soluzioni come NANDO, basate su tecnologia AI per la gestione dei rifiuti, possono trasformare i camion di raccolta in sentinelle digitali, raccogliendo dati in tempo reale su riempimento dei cassonetti e abbandoni.
Una fotografia della raccolta rifiuti in Italia
In Italia la gestione dei rifiuti urbani è un settore complesso e frammentato, che coinvolge oltre 7.900 Comuni e centinaia di società partecipate o consorzi locali. Secondo i dati ISPRA, il costo medio del servizio di igiene urbana per cittadino supera spesso i 200 euro l’anno, con differenze notevoli tra Nord e Sud. Di questa cifra, la raccolta incide per il 60-70% dei costi totali, una quota enorme se si considera che buona parte dei percorsi effettuati non è ottimizzata.
La mancanza di dati accurati su volumi, livelli di riempimento e qualità della raccolta differenziata rende la pianificazione dei percorsi un’attività spesso basata su stime o abitudini. Ciò porta a situazioni paradossali: mezzi che passano più volte in aree dove la produzione di rifiuti è bassa, o zone densamente popolate dove invece i cassonetti restano pieni troppo a lungo. A questo si aggiunge un’altra criticità: la difficoltà nel monitorare la qualità della raccolta differenziata. Senza dati puntuali e aggiornati, le amministrazioni non possono intervenire tempestivamente nelle aree dove i cittadini conferiscono in modo errato. Il onseguente rischio è quello di ridurre la percentuale di riciclo effettivo e compromettere gli obiettivi ambientali fissati dall’Unione Europea.
Costi nascosti e impatti ambientali
Ogni chilometro percorso inutilmente da un camion della raccolta rifiuti ha un costo concreto. Carburante, usura dei mezzi, ore di lavoro ed emissioni di CO₂.
Un sistema “cieco”, che non si basa su informazioni in tempo reale. Inoltre, non solo spreca risorse pubbliche, ma contribuisce anche ad aumentare l’impatto ambientale complessivo della raccolta stessa.
Sulla base di progetti già avviati in alcuni comuni italiani, implementando le soluzioni di NANDO è stato possibile ottimizzare i percorsi dei camion, arrivando a ridurre fino al 30% dei chilometri percorsi. Inoltre, così facendo, è stato possibile abbattere in modo significativo i consumi di carburante e le emissioni inquinanti.
In un momento in cui la transizione ecologica è al centro dell’agenda europea, continuare a ignorare il potenziale dei dati significa restare indietro.
Dati e Intelligenza Artificiale: la svolta possibile
La buona notizia è che la tecnologia oggi offre strumenti concreti per superare questi limiti. La nostra soluzione nasce proprio per questo. Tra i diversi settori che vedono le nostre soluzioni applicate, c’è anche quella della raccolta urbana sia su strada, ovvero con i mezzi di raccolta, sia a mano, direttamente nei cestini urbani. Siamo in grado di trasformare i camion di raccolta in sentinelle digitali capaci di raccogliere e analizzare dati in tempo reale.

Grazie all’Intelligenza Artificiale, NANDO trasforma ogni mezzo in un sensore mobile. Grazie ad un’analisi preventiva dei dati relativi a livello di riempimento, qualità e quantità dei rifiuti, riesce a stimare i percorsi da fare per ottimizzare la raccolta. Inoltre, permette anche di segnalare eventuali abbandoni di rifiuti nelle vicinanze dei cassonetti. Le segnalazioni consentendo agli operatori di intervenire nelle aree più critiche o proporre piani educativi per la popolazione.
Tutte queste informazioni vengono aggregate in una dashboard. Il risultato? Una mappa dinamica e aggiornata della città sulla base dei dati raccolti: la Waste City Map.
Le amministrazioni e le aziende che adottano NANDO possono così:
- Ottimizzare i percorsi di raccolta, riducendo le tratte inutili nelle zone a basso volume e concentrando le risorse dove servono davvero.
- Migliorare la qualità del riciclo, individuando le aree con errori di conferimento, lanciando campagne di sensibilizzazione mirate e monitorando i risultati nel tempo.
- Rilevare i rifiuti abbandonati, grazie alla capacità del sistema di segnalare automaticamente i punti critici e di supportare interventi rapidi e localizzati.
Tutto questo si traduce in risparmi economici significativi, una maggiore efficienza operativa e un impatto ambientale ridotto.
Verso una gestione urbana più intelligente
L’adozione di tecnologie basate sui dati rappresenta un passo decisivo verso la costruzione di Smart Cities realmente sostenibili. In questo scenario, la raccolta dei rifiuti non è più solo un servizio obbligatorio, ma diventa una fonte strategica di informazioni. L’obiettivo è quello di migliorare la pianificazione urbana, ottimizzare le risorse e promuovere comportamenti virtuosi.
colta, ma come farlo in modo intelligente e scalabile. Ed ecco che in questo contesto si inserisce perfettamente NANDO. Con un approccio flessibile, senza richiedere infrastrutture aggiuntive, sfruttiamo ciò che già esiste: i camion in circolazione ogni giorno.
Il costo reale dei “dati mancanti”
Ignorare i dati significa sprecare risorse. Ogni chilometro percorso senza una reale necessità, ogni cassonetto svuotato a metà, ogni abbandono non segnalato si traduce in tempo, denaro e opportunità perse. Ma significa anche perdere la possibilità di costruire una cultura della sostenibilità basata su evidenze concrete, capace di coinvolgere cittadini, aziende e istituzioni.
🎥 Scopri come le città stanno già trasformando la loro gestione dei rifiuti con NANDO. Ascolta il racconto di Giovanni Lucifora, Co-founder & Business Development Manager di NANDO, sulla nostro canale LinkedIn.
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